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SEZIONE DEDICATA A TUTTI I RADIOAMATORI DELLA ZONA 6 ABRUZZO



Canale Freq. (MHz) Shift Tono Grp Località Prov Sezione Attività
50 MHz 50.420,0 +500 Kkz M. Maiella CH CISAR Abruzzo IF
50 MHz 50.960,0 -500 Kkz M. Maielletta CH ARI Pescara IF
E 144.725,0 0 EL Guardiagrele CH IF
E 145.250,0 0 EL Pescara PE IF
R0 145.600,0 -600 kHz M. la Selva AQ IF
R1 145.625,0 -600 kHz Campo Impertore AQ IF
R1a 145.637,5 -600 kHz M. Pallano CH IF
R2 145.650,0 -600 kHz 162.2 Roseto Abruzzi TE SEZIONE ARI ROSETO D.A. IF
R2a 145.662,5 -600 kHz M. Freddo AQ IF
R3 145.675,0 -600 kHz 156,7 EL L'Aquila AQ CISAR NF
R3 145.675,0 -600 kHz 88.5 Monte Giove(TE) TE ARI Teramo IF
R4 145.700,0 -600 kHz M. Maielletta CH ARI Pescara IF
R4a 145.712,5 -600 kHz Roccaraso AQ CISAR NF
R5 145.725,0 -600 kHz 88.5 Nereto TE IF
R5a 145.737,5 -600 kHz 94.8 EL M. Pallano CH ARI Lanciano IF
R6 145.750,0 -600 kHz 88.5 Prati di Tivo TE ARI Teramo IF
R6a 145.762,5 -600 kHz Collepietro AQ IF
R7a 145.787,5 -600 kHz Pescara PE IF
RU1 430.025,0 +1.6 MHz Barrea AQ CISAR Alto Sangro IF
RU1 430.025,0 +1.6 MHz M. le Serre AQ IF
RU1 430.025,0 +1.6 MHz M. Piselli TE IF
RU2 430.050,0 +1.6 MHz 88.5 Roseto Abruzzi TE ARI ROSETO D.A. IF
RU3a 430.087,5 +1.6 MHz EL M. Maielletta CH CISAR IF
RU4a 430.112,5 +1.6 MHz DS M. Maiella CH IF
RU5 430.125,0 +1.6 MHz Campo Felice AQ ARI Aquila IF
RU5a 430.137,5 +1.6 MHz M. Pallano CH ARI Lanciano IF
RU6 430.150,0 +1.6 MHz 88.5 C4FM Magnanella(TE) TE ARI Teramo IF
RU7 430.175,0 +1.6 MHz M. Freddo AQ   IF
RU8 430.200,0 +1.6 MHz M. Maiella CH ARI Pescara IF
RU15 430.375,0 +1.6 MHz 88.5 LN Campo Imperatore AQ CISAR NF
RU19 431.300,0 +1.6 MHz 88.5 LN Roccaraso AQ CISAR IF
RU20 431.325,0 +1.6 MHz M. Maiella CH CISAR Abruzzo IF
RU21 431.350,0 +1.6 MHz 88.5 LN M. la Selva AQ CISAR IF
RU27 431.500,0 +1.6 MHz DS Monticchio AQ IF
RU27a 431.512,5 +1.6 MHz DS M. Maiella CH CISAR IF


COSA SONO I PONTI RADIOAMATORIALI?



I ponti radioamatoriali (o ripetitori radioamatoriali) sono stazioni radio che servono a estendere la copertura di un segnale radio, permettendo ai radioamatori di comunicare su distanze più ampie. Questi ponti funzionano amplificando e ritrasmettendo i segnali radio ricevuti su una frequenza su un'altra frequenza, in modo da migliorare la portata delle comunicazioni.



Caratteristiche principali dei ponti radioamatoriali: Funzione di ripetizione: Un ponte radioamatoriale riceve un segnale su una frequenza (chiamata frequenza di ingresso) e lo ritrasmette su un'altra frequenza (chiamata frequenza di uscita), in modo che il segnale possa coprire una distanza maggiore rispetto a quella che un radioamatore potrebbe coprire con il proprio trasmettitore. Amplificazione del segnale: Il ponte radioamatoriale amplifica il segnale, consentendo di superare ostacoli geografici come montagne, colline, o edifici, che potrebbero altrimenti bloccare o attenuare il segnale radio. Frequenze e banda: I ponti radio operano in diverse bande di frequenza, a seconda del tipo di comunicazione (VHF, UHF, HF, ecc.) e delle regolazioni nazionali. Ad esempio, i ponti VHF (Very High Frequency) operano tipicamente nella banda dei 144-148 MHz, mentre i ponti UHF (Ultra High Frequency) operano nella banda dei 430-450 MHz. Comunicazioni analogiche e digitali: I ponti radioamatoriali possono essere utilizzati per comunicazioni sia analogiche (audio, come la voce) che digitali (dati, messaggi, immagini, ecc.). Inoltre, alcuni ponti supportano anche la trasmissione di segnali in modalità FM, SSB (Single Sideband), o altre modalità digitali come D-STAR o DMR. Accesso al ponte: Per utilizzare un ponte radioamatoriale, i radioamatori devono solitamente impostare il proprio trasmettitore sulla frequenza di ingresso del ponte, e il ponte risponderà automaticamente ritrasmettendo il segnale sulla frequenza di uscita.





Tipi di ponti radio: Ponti FM: La maggior parte dei ponti radio amatoriali usa la modulazione di frequenza (FM), particolarmente nelle bande VHF e UHF, per garantire comunicazioni chiare e affidabili. Ponti a voce (Voice Repeaters): Utilizzati per la trasmissione della voce, sono i più comuni. Ponti dati (Data Repeaters): Usati per la trasmissione di dati digitali, come messaggi di testo o file, ad esempio nei sistemi come APRS (Automatic Packet Reporting System).



Utilità: Estensione della portata: I ponti radioamatoriali permettono ai radioamatori di comunicare su distanze più lunghe rispetto a quelle che potrebbero coprire con i propri apparati radio individuali. Comunicazioni in emergenza: In caso di disastri naturali o altre emergenze, i ponti radio possono essere vitali per le comunicazioni, soprattutto quando le reti telefoniche o internet non sono funzionanti. Connessione tra diverse località: Grazie alla rete di ponti, i radioamatori possono comunicare facilmente anche con persone in altre città o paesi, senza dover dipendere dalle infrastrutture di comunicazione tradizionali. In sintesi, i ponti radioamatoriali sono strumenti fondamentali per facilitare e migliorare le comunicazioni radioamatoriali, estendendo la copertura del segnale e permettendo la connessione tra radioamatori a distanze molto più lunghe.





LE RADIO SONO USATE ANCHE NELLE FF.OO.???



Le radio sono ampiamente utilizzate anche nelle Forze Armate (FF.AA.) e nelle Forze di Polizia (FF.OO.) per le comunicazioni interne e con altri enti, unità o autorità. Le comunicazioni radio sono fondamentali per garantire un'efficace coordinazione, rapidità di risposta, sicurezza e la gestione delle operazioni sul campo. Ogni forza armata e di polizia ha una propria rete di comunicazione radio, con specifiche frequenze e tecnologie.



Uso delle radio nelle Forze Armate (FF.AA.) Le Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica, ecc.) utilizzano una varietà di sistemi radio avanzati per comunicare sia in tempo di pace che in tempo di guerra. Le radio permettono alle truppe di coordinarsi tra loro, inviare ordini, ricevere istruzioni dalla catena di comando e operare in modo sicuro. Sistemi di comunicazione portatili: I soldati sul campo, le unità mobili e i veicoli blindati sono equipaggiati con radio portatili o veicolari per la comunicazione a corto e medio raggio. Sistemi di comunicazione tattica: Le Forze Armate utilizzano sistemi TETRA (simili a quelli delle Forze di Polizia) e altre tecnologie di comunicazione crittografata, che garantiscono la sicurezza e la protezione delle comunicazioni. Le frequenze impiegate sono spesso nella banda VHF e UHF, ma esistono anche comunicazioni satellitari e altre tecnologie per comunicazioni a lunga distanza. Reti di comunicazione criptate: La sicurezza è una priorità, quindi le Forze Armate utilizzano radio criptate per evitare intercettazioni o manomissioni delle comunicazioni. Comunicazioni via satellite: Le comunicazioni via satellite vengono utilizzate per le operazioni a lunga distanza o in scenari difficili, dove le tradizionali comunicazioni radio non sono sufficienti. Uso delle radio nelle Forze di Polizia (FF.OO.) Le Forze di Polizia utilizzano le radio principalmente per coordinare le operazioni, monitorare la situazione sul territorio, e garantire la sicurezza pubblica. Le comunicazioni radio nelle Forze di Polizia sono vitali per l'interazione tra agenti sul campo e i centri operativi (centrali). Sistemi di comunicazione via radio: Le radio a banda VHF e UHF sono comunemente usate per la comunicazione tra i veicoli di pattuglia e la centrale operativa. Le comunicazioni sono essenziali per il coordinamento durante le operazioni di controllo, di soccorso, e nelle indagini. Tecnologia digitale (TETRA): Le Forze di Polizia in Italia e in molti altri paesi utilizzano sistemi TETRA (Terrestrial Trunked Radio), una tecnologia di radio digitale che consente comunicazioni sicure, chiare e affidabili tra i vari operatori di emergenza. I ponti radio (ripetitori) vengono usati per estendere la copertura, soprattutto in aree urbane o montuose. Comunicazione sicura e criptata: Le comunicazioni delle Forze di Polizia sono generalmente criptate per evitare ascolti non autorizzati. Le tecnologie moderne, come il TETRA e DMR (Digital Mobile Radio), sono progettate per garantire la riservatezza e la sicurezza dei messaggi. Comunicazioni tra agenzie: Le forze di polizia possono anche comunicare con altre agenzie di emergenza (come i vigili del fuoco e le ambulanze) e con altre agenzie governative tramite frequenze comuni o reti condivise. Frequenze utilizzate nelle Forze Armate e Forze di Polizia: Frequenze VHF e UHF sono comuni in entrambi i settori per le comunicazioni tra veicoli, stazioni mobili e centrali operative. Sistemi di comunicazione digitale e criptata come TETRA per garantire comunicazioni sicure. Frequenze via satellite per comunicazioni a lunga distanza.



COMUNICAZIONI RADIO NELLA POLIZIA DI STATO



Come vengono utilizzate le radio nella Polizia di Stato: Comunicazioni tra pattuglie e centrali operative: Le radio portatili (per gli agenti) e le radio veicolari (per le pattuglie) sono utilizzate per mantenere un contatto costante con le centrali operative e altre pattuglie. Queste radio consentono agli agenti di ricevere e inviare informazioni sulle operazioni, comunicare aggiornamenti e chiedere supporto quando necessario. Gestione delle emergenze: Le comunicazioni radio sono cruciali durante le emergenze, come inseguimenti, interventi in caso di disastri o incidenti, e altre situazioni critiche. Le radio consentono una rapida comunicazione tra tutte le forze coinvolte, inclusi agenti sul campo, comandanti e altre forze di sicurezza. Tecnologie moderne per comunicazioni sicure: La Polizia di Stato utilizza sistemi radio digitali, come il sistema TETRA (Terrestrial Trunked Radio), che offre comunicazioni sicure, efficienti e criptate. Questi sistemi garantiscono che le comunicazioni tra le pattuglie e le centrali siano protette da intercettazioni e interferenze. Il sistema TETRA è particolarmente utile poiché supporta sia la comunicazione vocale che i dati (messaggi di testo, immagini, ecc.). Ponti radio e ripetitori: Per garantire la copertura in tutto il territorio, la Polizia di Stato utilizza una rete di ponti radio e ripetitori. Questi sistemi amplificano e ritrasmettono i segnali radio, consentendo alle pattuglie di comunicare anche in zone con scarsa copertura radio, come aree montuose, sotterranei o quartieri ad alta densità. I ripetitori sono fondamentali per estendere la portata delle comunicazioni radio, assicurando che gli agenti possano mantenere il contatto con la centrale operativa, anche a lunga distanza. Frequenze utilizzate: La Polizia di Stato opera su frequenze assegnate dal Ministero delle Comunicazioni, che sono generalmente nella banda VHF (Very High Frequency) e UHF (Ultra High Frequency). Queste bande permettono comunicazioni affidabili su distanze relativamente brevi, ma in ambienti urbani e in situazioni di emergenza. Le frequenze TETRA sono anche utilizzate per comunicazioni a lunga distanza e per la gestione di grandi operazioni, come quelle relative a eventi pubblici, manifestazioni o emergenze nazionali. Comunicazioni tra le forze di polizia e altre agenzie: La Polizia di Stato può comunicare con altre agenzie di emergenza, come i vigili del fuoco, la protezione civile o i servizi sanitari di emergenza, utilizzando frequenze comuni o reti integrate. Questo è particolarmente utile durante situazioni di crisi o calamità naturali, dove la collaborazione tra diverse forze è cruciale.



Reti radio e sicurezza: La sicurezza delle comunicazioni è una priorità per la Polizia di Stato. Le radio digitali e criptate, come quelle utilizzate nei sistemi TETRA, consentono di proteggere le informazioni scambiate e di garantire che le operazioni di polizia siano sicure, senza il rischio di intercettazioni da parte di soggetti non autorizzati. I sistemi digitali permettono anche la gestione di dati aggiuntivi, come messaggi di testo, immagini o informazioni sui veicoli sospetti, aumentando l'efficienza delle operazioni. In sintesi: Le radio nella Polizia di Stato sono essenziali per la gestione delle comunicazioni quotidiane e per le operazioni di emergenza. Attraverso l'uso di frequenze radio VHF/UHF, sistemi digitali criptati come TETRA, e ripetitori radio, le forze di polizia possono operare in modo coordinato, sicuro e efficace, garantendo un servizio tempestivo e professionale alla cittadinanza.



COMUNICAZIONI RADIO NELLA GUARDIA DI FINANZA



Reti radio e sicurezza: La sicurezza delle comunicazioni è una priorità per la Polizia di Stato. Le radio digitali e criptate, come quelle utilizzate nei sistemi TETRA, consentono di proteggere le informazioni scambiate e di garantire che le operazioni di polizia siano sicure, senza il rischio di intercettazioni da parte di soggetti non autorizzati. I sistemi digitali permettono anche la gestione di dati aggiuntivi, come messaggi di testo, immagini o informazioni sui veicoli sospetti, aumentando l'efficienza delle operazioni. In sintesi: Le radio nella Polizia di Stato sono essenziali per la gestione delle comunicazioni quotidiane e per le operazioni di emergenza. Attraverso l'uso di frequenze radio VHF/UHF, sistemi digitali criptati come TETRA, e ripetitori radio, le forze di polizia possono operare in modo coordinato, sicuro e efficace, garantendo un servizio tempestivo e professionale alla cittadinanza.



COMUNICAZIONI RADIO NEI CARABINIERI



Come vengono utilizzate le comunicazioni radio nei Carabinieri: Comunicazioni tra pattuglie e centrali operative: I Carabinieri utilizzano radio portatili e radio veicolari per mantenere costantemente il contatto con la centrale operativa e le altre pattuglie sul campo. Questi dispositivi consentono di comunicare informazioni importanti, come aggiornamenti su operazioni in corso, richieste di supporto, o cambiamenti nelle priorità operative. Le radio veicolari montate sulle pattuglie sono particolarmente utili per le comunicazioni durante le operazioni in movimento, mentre le radio portatili sono utilizzate per le comunicazioni individuali quando gli agenti sono lontani dal veicolo. Sistemi di comunicazione sicura: I Carabinieri utilizzano sistemi di comunicazione digitali criptati per garantire la sicurezza e la privacy delle comunicazioni. Questi sistemi proteggono le comunicazioni da intercettazioni esterne e da interferenze. Un esempio di questa tecnologia è il sistema TETRA (Terrestrial Trunked Radio), che offre una comunicazione sicura tra le diverse unità e la centrale operativa. Il sistema TETRA è una rete di comunicazione digitale che supporta comunicazioni vocali e trasmissione di dati (come messaggi di testo, immagini e video). È particolarmente utile in operazioni complesse e durante eventi pubblici di grande portata. Ripetitori e ponti radio: I ripetitori radio vengono utilizzati per estendere la copertura delle comunicazioni, soprattutto in aree rurali o montuose dove la distanza tra le pattuglie può essere significativa. I ponti radio amplificano il segnale, permettendo alle pattuglie di comunicare efficacemente anche in zone difficili da raggiungere o in presenza di ostacoli naturali (come montagne o edifici). In questo modo, anche le aree più isolate, come zone montagnose, possono essere coperte da una rete di comunicazione continua. Comunicazioni durante operazioni speciali e di emergenza: Le comunicazioni radio sono essenziali durante le operazioni di pubblico ordine, come il controllo delle manifestazioni, la gestione di eventi ad alto rischio, e in situazioni di emergenza, come incidenti o disastri naturali. Le radio criptate consentono di mantenere una comunicazione sicura e riservata, proteggendo l'integrità delle operazioni. In questi casi, le comunicazioni devono essere rapide, precise e prive di interferenze esterne. Monitoraggio delle operazioni sul campo: I Carabinieri utilizzano la radio anche per il monitoraggio delle operazioni sul campo. Le informazioni trasmesse via radio vengono registrate e possono essere utilizzate per garantire la tracciabilità delle azioni degli agenti. Questo permette di monitorare in tempo reale i movimenti delle pattuglie e di intervenire tempestivamente in caso di necessità. Sistemi di comunicazione via satellite: Per operazioni particolarmente complesse o per il monitoraggio di attività illecite a lunga distanza (come traffico di droga o contrabbando), i Carabinieri possono utilizzare sistemi di comunicazione via satellite. Questi sistemi garantiscono che le comunicazioni siano possibili anche in aree remote, dove le reti tradizionali non sono disponibili. Comunicazioni con altre forze di polizia e agenzie: Durante operazioni congiunte con altre forze di polizia o agenzie, come la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, o la Protezione Civile, i Carabinieri utilizzano sistemi radio comuni che permettono l'interoperabilità tra le diverse forze. Questo è particolarmente utile in operazioni interforze e in situazioni di emergenza o calamità naturali. Le comunicazioni radio sono vitali per il funzionamento della Arma dei Carabinieri, garantendo la sicurezza degli agenti e la coordinazione delle operazioni sul campo. Grazie a tecnologie moderne come il sistema TETRA, i ripetitori radio, le frequenze criptate, e l'uso di sistemi satellitari, i Carabinieri sono in grado di operare in modo efficiente, sicuro e in tempo reale. Le comunicazioni radio permettono una gestione ottimale delle situazioni di emergenza, il monitoraggio delle operazioni e la collaborazione con altre forze di polizia e agenzie, rendendo la Arma dei Carabinieri pronta a rispondere a ogni tipo di necessità.



COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE RADIO TRA RADIOAMATORI E PROTEZIONE CIVILE



I radioamatori giocano un ruolo fondamentale nel supporto alla Protezione Civile in situazioni di emergenza, grazie alle loro capacità tecniche e alla disponibilità di risorse di comunicazione radio in ambienti che possono risultare difficili da raggiungere o isolati. La collaborazione tra i radioamatori e la Protezione Civile è cruciale, poiché le comunicazioni sono essenziali durante disastri naturali, calamità, emergenze sanitarie e altre situazioni in cui il sistema di comunicazioni tradizionale può essere compromesso. Come i radioamatori supportano la Protezione Civile: Comunicazioni in situazioni di emergenza: Durante eventi critici come terremoti, alluvioni, incendi boschivi o altre catastrofi naturali, le normali infrastrutture di comunicazione (come telefonia, internet e reti mobili) possono essere danneggiate o sovraccariche. I radioamatori, con la loro rete di comunicazioni radio indipendenti, possono fornire canali di comunicazione vitali, anche in zone non raggiunte da altre forme di comunicazione. I radioamatori sono in grado di operare con bande radioamatoriali (VHF, UHF, HF) e con stazioni di emergenza, ripristinando la comunicazione tra le autorità e le aree colpite dalle emergenze. Le radio portatili, i ripetitori mobili e le stazioni di emergenza mobili diventano strumenti essenziali per trasmettere informazioni cruciali. Rete di comunicazione mobile e ripetitori: I radioamatori mettono a disposizione della Protezione Civile una rete di ripetitori radio e stazioni mobili. Questi ripetitori amplificano il segnale, consentendo comunicazioni efficaci anche in aree remote o in zone difficili da raggiungere, come montagne o aree colpite da disastri. In situazioni in cui le strutture fisse di comunicazione sono fuori uso, i radioamatori possono allestire stazioni mobili che garantiscono la connettività tra le diverse entità di protezione civile, come i centri di coordinamento, i soccorsi e le squadre operative sul campo. Monitoraggio delle emergenze e trasmissione di dati: I radioamatori sono in grado di raccogliere e trasmettere informazioni vitali per le operazioni di emergenza. Possono monitorare in tempo reale l’evoluzione degli eventi, raccogliere dati da sensori meteorologici, stazioni di rilevamento sismico o altre fonti, e trasmettere queste informazioni a centri di comando della Protezione Civile, assicurando che le decisioni vengano prese in tempo utile. In caso di interruzioni delle comunicazioni ufficiali, i radioamatori sono anche in grado di trasmettere messaggi di emergenza, sia per coordinare i soccorsi che per fornire informazioni alla popolazione. Partecipazione alle esercitazioni di emergenza: I radioamatori partecipano regolarmente a esercitazioni di emergenza, organizzate dalla Protezione Civile o da altre agenzie governative. Queste esercitazioni simulano scenari di disastro per verificare la capacità di risposta e coordinamento delle varie risorse. I radioamatori possono fungere da centro di comunicazione mobile, coordinando le operazioni di emergenza e testando le capacità di recupero delle comunicazioni in caso di disastro. Durante queste esercitazioni, i radioamatori possono anche sperimentare l’utilizzo di nuove tecnologie di comunicazione, come le comunicazioni digitali, i sistemi di comunicazione via satellite o le reti mesh, e testare la loro efficienza in situazioni reali. Formazione e competenze: I radioamatori possiedono competenze tecniche avanzate nell’ambito delle comunicazioni, tra cui l’uso di diverse bande radio, il funzionamento dei ripetitori, l’installazione di stazioni mobili e l’utilizzo di sistemi di comunicazione digitale. Questa formazione li rende particolarmente utili in contesti di emergenza, dove è fondamentale avere personale qualificato capace di gestire l’attrezzatura radio e le problematiche legate alle comunicazioni. In molti casi, i radioamatori sono addestrati per lavorare a stretto contatto con la Protezione Civile, comprendendo l'importanza delle comunicazioni in situazioni critiche. Assistenza alla popolazione: Oltre a supportare le operazioni di soccorso, i radioamatori possono svolgere un ruolo fondamentale anche nel supporto alla comunicazione con la popolazione civile durante le emergenze. Possono aiutare nel trasporto di messaggi urgenti, comunicare aggiornamenti sulla situazione o informare i cittadini sulle procedure di evacuazione e sui punti di raccolta. Inoltre, i radioamatori italiani sono organizzati in associazioni di volontariato, come l’ARI (Associazione Radioamatori Italiani), che svolgono attività di supporto alla protezione civile, e che collaborano strettamente con la Protezione Civile per garantire la disponibilità di risorse radio per le emergenze. I radioamatori utilizzano bande di frequenze specifiche per la loro attività, come VHF (Very High Frequency), UHF (Ultra High Frequency) e HF (High Frequency). In situazioni di emergenza, l'uso di queste frequenze consente di stabilire comunicazioni su lunghe distanze e di garantire la copertura anche in ambienti difficili. Alcuni canali sono riservati esclusivamente per le comunicazioni di emergenza e sono gestiti in collaborazione con la Protezione Civile.



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